La segnaletica stradale permette a tutti (automobilisti, ciclisti, pedoni e persone che conducono animali) di avere un comportamento uguale e ben definito sulla strada, regolando le azioni degli utenti e limitando il rischio di incidenti. Rappresenta uno strumento standardizzato a livello internazionale per disciplinare gli utenti della strada, i quali sono obbligati a rispettarla, pena sanzioni più o meno gravose. Il Decreto Legislativo 285/92 suddivide i segnali stradali in: verticali (art. 39), orizzontali (art. 40), luminosi (art. 41), complementari (art. 42), degli agenti del traffico (art. 43).
La segnaletica stradale può essere anche divisa in tre categorie:
1. Segnali di pericolo, di forma triangolare, bordo rosso, sfondo bianco e pittogramma nero.
2. Segnali di prescrizione, di forma rotonda con bordo rosso e sfondo bianco quelli relativi ai divieti, di forma rotonda e sfondo azzurro quelli relativi ad obblighi, di forme varie quelli relativi alla precedenza.
3. Segnali di indicazione (preavviso, diramazione, conferma, itinerario, etc.), su sfondo blu per le strade extraurbane, su sfondo verde per le autostrade.